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X-Wing Vs Tie Fighter

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X-Wing Vs Tie Fighter

Passiamo a parlare di X-Wing Vs Tie Fighter.
E che dirvi allora di XWVTF? Chiunque abbia provato X-Wing o Tie
Fighter nelle loro precedenti incarnazioni sa che cosa aspettarsi dalla LucasArts! Solo che questa volta, grazie al supporto per
MULTIPLAYER, non saremo più lasciati soli a combattere contro i nostri nemici: Internet verrà presto invasa da squadriglie di ribelli in lotta contro squadriglie delle flotte Imperiali. E questa la vera novità di questo gioco oltre ovviamente ad un look più fresco e aggiornato con i tempi. Innanzitutto il gioco gira esclusivamente sotto WINDOWS 95 grazie a DirectX (e sì Mr. Bill l’ha vista lunga anche questa volta, Windows 95 sta diventando la piattaforma ideale anche per i videogiochi). La grafica dicevo è stata aggiornata grazie all’introduzione di fonti di luce in tempo reale, gouraud shading, ombre e modelli con texture così definite che sembra di stare in mezzo al film. Il gioco vanta un numero di risoluzioni che possono essere scelte dall’utente a seconda della potenza della propria macchina e di settaggi di grafica particolari (campo stellare, resti di astronavi, ecc.) a effetti grafici veri e propri (accuratezza delle texture delle astronavi, mip-mapping, ecc.). Ma parliamo del gioco vero e proprio.
Come pilota delle forze Imperiali o Ribelli dovrete farvi largo in varie battaglie per divenire il pilota numero uno della vostra fazione. Questo secondo me l’obiettivo principale, visto che per quello che riguarda il gioco da solo non ci sono delle vere e proprie
“campagne” da intraprendere (come ci avevano abituato i vecchi simulatori di casa LucasArts), ma missioni che raggiungono il loro massimo se giocate con altri videogiocatori (in rete locale possono connettersi fino a 8 utenti, attraverso Internet 4, via modem o cavo
Null Modem 2. Colgo l’occasione per indicarvi un sito il WWW.KALI.COM che dovrebbe spiegarvi come fare per giocare in 8 anche sotto
Internet, grazie una qualche diavoleria che trasformi il protocollo
TCP/IP d’Internet in protocollo IPX, ma prendete questa notizia con le molle perché non ho potuto verificare questa notizia. Vi consiglio di andare a visitare da voi stessi questa cosa). Questo danneggia un po’ la modalità a singolo giocatore, ma con la diffusione di Internet anche nel nostro paese, questo gioco sarà uno dei più giocati per i mesi a venire. Le modalità di gioco pensate per questi scontri sono 5: le missioni di addestramento, che servono per familiarizzare con i moltissimi strumenti delle astronavi a nostra disposizione (a quasi ogni tasto della tastiera sono associate delle funzioni!) e che non devono essere saltate o prese sottogamba (neanche dai più esperti conoscitori di astronavi dei simulatori LucasArts!); i Melee, dove si potranno testare le proprie abilità nelle fasi di combattimento più furiose cooperando con gli altri giocatori o distruggendosi a vicenda in un periodo di tempo di 10 minuti (chi muore più volte ha perso, tenete gli occhi aperti a ore 6 quindi!); i Tornei, nei quali verrà decretato il miglior pilota che si sarà comportato meglio rispetto agli altri piloti durante le tre missioni; i Combattimenti nei quali bisognerà portare a termine il proprio obiettivo assegnato all’inizio e infine le Battaglie che radunano un tot di missioni della modalità
“Combattimenti”. La meravigliosa colonna sonora che vi accompagnerà durante il gioco con le musiche del film, gli effetti dei reattori delle astronavi nemiche che vi fanno il pelo alle orecchie, i dialoghi digitalizzati (è prevista per Ottobre la versione italiana, ottenibile da chiunque acquisti la versione inglese rispedendo i cd alla CTO) e soprattutto l’intelligenza umana dietro ogni astronave fa di questo simulatore l’esperienza multiplayer che mancava nei videogiochi di simulazione spaziale.
Si pùo scegliere il mezzo che si desidera partendo dai famigerati X-,
Y-, A-Wing per arrivare al nuovo Z-95 Headhunter, per quello che riguarda le forze dei Ribelli, al gruppo di astronavi dei Tie Fighter con in più l’Assault Gunboat. Sono 59 i modelli di oggetti che troverete in questo gioco (astronavi, mine, meteoriti, caccia vari) tutti realizzati con una cura maniacale e ai quali si può accedere tramite un database che ne elenca le caratteristiche salienti e dà la possibilità di rotearli lungo l’asse X e Y e di cambiare anche la fonte di luce. A sorpresa la meccanica delle battaglie rimane invariata rispetto ai due capitoli precedenti, ma come migliorare il migliorabile? E soprattutto chi giocherà più a Quake in rete adesso che è uscita questa pietra miliare? Queste sono le cose che portano nuova linfa alla saga e in attesa dei nuovi film e di Jedi Knight
(videogioco sempre della LucasArts, in stile Quake) attenti alle meteoriti.

Giovanni Strammiello

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