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Formula 1

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Formula 1

Iniziamo da Formula 1 che, come qualcuno di voi saprà, è la trasposizione di un gioco (che ha venduto più di mezzo milione di copie in sola Europa) nato su Playstation (la console di casa Sony) che trova finalmente posto sui nostri beneamati Pc. Il gioco in questione non lo si può confrontare minimamente con il gioiello di
Geoff Crammond F1Grand Prix 2 (F1GP2), gioco che per il grado di realismo e simulazione rimane per il momento impareggiato. Formula1 entra in competizione invece con tutta quella marea di giochi di guida arcade che hanno, chi più chi meno a che fare con la F1. Entra in competizione dicevamo e in parte risulta vincente e in parte no. Ma andiamo per gradi. Il gioco è basato sul campionato di formula 1 del
1995 e consente di scegliere tra 13 scuderie, 35 piloti (tra i quali c’è anche Mr. Nigel Mansell) e 17 circuiti. Le auto, i piloti ed i circuiti sono realizzati secondo gli archivi ufficiali della FOCA, il rombo dei motori è quello registrato nella cabina di una vera F1
(suppongo la Jordan, visto che è citata nel manuale sotto la voce
“Consulenza generale”) e c’è anche un commento live del Sig. Chiappini
Luigi (che purtroppo è una delle cose che si disattiva per prima sui computer meno potenti…). A livello delle opzioni non ci si può lamentare: si può scegliere tra due diverse modalità, Arcade o Gran
Premio: e badate bene le differenze ci sono per davvero. A parte il tempo entro il quale dovrete finire la gara (arcade) e alla possibilità di scegliere il numero di giri che si dovranno effettuare per portare a termine la gara, il comportamento di guida cambia e bisognerà prestare ad esempio attenzione all’usura delle gomme (non c’è nessun indicatore che vi segnalerà quando entrare ai box per effettuare il cambio dei pneumatici, il tutto sarà affidato alla vostra “esperienza”) e bisognerà quindi necessariamente cambiare lo stile di guida. Esso non potrà essere spericolato come quello che è possibile tenere in modo Arcade ma dovrà essere diciamo molto più improntato alla cautela. Ovviamente tra le maree di opzioni sarà possibile impostare l’aiuto per la frenata, se si vuole che l’urto contro una barriera provochi dei danni all’auto o ancora se rendere attiva l’usura delle gomme. Nei box (ma anche prima di iniziare la gara o nei menu opzioni auto) si potranno impostare i valori per l’effetto suolo, detto downforce, cioè l’aderenza della macchina all’asfalto o, ad esempio, la quantità di benzina da incamerare nei serbatoi. Nelle opzioni gara si potrà invece scegliere le condizioni meteorologiche (tra asciutto, bagnato e variabile), la lunghezza della gara e il grado di difficoltà della gara. In entrambe le modalità sarà possibile scegliere tra una singola gara, se affrontare un intero campionato (con la possibilità di salvataggio della posizione in corso) oppure se lanciare una sfida a dodici piloti diversi in dodici gran premi: in questo caso il grado di difficoltà aumenterà gara dopo gara partendo ad esempio da una sfida con Jos Verstapen per arrivare, che so, ad una con Michael Schumacher (sempre che non sia il pilota da voi selezionato). Il tutto poi dipende anche da che pilota usate nel giocare: le cose sono più difficili con Taki Inoue che con Damon Hill!
Come si può arguire da quanto scritto non si può negare che dietro tutto il gioco ci sia stata la voglia di rendere immediato uno sport che nella realtà non lo è (e i giocatori di F1GP2 sanno di che cosa sto parlando, così come tutti gli appassionati di questo sport) E senz’altro il team di sviluppo del gioco (è il BIZARRE CREATIONS) deve aver passato notti insonni per la cura maniacale che ad esempio hanno usato nell’aver riprodotto nei minimi particolari i 17 circuiti che ritroviamo nel gioco. E di questo ne siamo sicuri vedendo la grafica.
E sì è qui che il gioco sta una spanna sopra a tutti gli altri. Il motore del gioco è stato sviluppato con in mente le schede accelerate che supportino il motore grafico DIRECT3D (tra le consigliate del gioco sono indicate la Matrox Mistique a 4MB e la 3D Labs Permedia a
4 MB). In oltre a questo nel cd-rom trovano posto le versioni NATIVE per le schede acceleratrici che supportano il chip 3Df/x (schede che vanno affiancate alla scheda normale SVGA di cui ho parlato nell’articolo precedente) e per il chip Renditon Veritè 1000 (a questo punto leggetevi l’articolo sulle schede grafiche, se non l’avete ancora fatto). Ed è con queste schede che si potrà cogliere al massimo il senso di velocità e perfezione grafica che i programmatori hanno raggiunto. Il motore Direct3D (a cui si riferisce l’immagine che ho preso durante il gioco) è del 20 % più lento rispetto a quello basato sulle versioni native (parole della Psygnosis alle quali mi sento in dovere di assentire avendolo provato anche in questa modalità, forse con un puon Pentium II…aargh!) Ma quando si passa alle versioni accelerate del gioco, ragazzi che piacere per gli occhi. Dai pareri che ho raccolto in giro le versioni per il chip 3Df/x e Rendition
Veritè differiscono di poco. Con la prima giocherete solo in 640 x
480, avendo un livello grafico eccellente (anche se mettendo il dettaglio grafico sulla voce Ninja su di un Pentium Intel MMX a 200
Mhz, la fluidità ne risentirà un po’). Con il secondo chipset potrete invece scegliere, oltre alla 640 x 480, anche tra altre due modalità: la 320 x 200 e la 512 x 384 nella quale l’opzione Ninja (sempre su di un computer u un computer Pentium Intel MMX a 200 Mhz) va benissimo, non so però quanto possa andare bene su di un computer più lento, ma tenete presente che le caratteristiche tecniche raccomandano un 133
Mhz con scheda Direct3D o di un Pentium a 90 per una con scheda acceleratrice 3Df/x o Rendition Veritè e che in genere bisogna sempre mirare un po’ più in alto rispetto a quanto consigliato nelle schede tecniche (come diceva il Macchiavelli, ma a proposito di frecce e bersagli). Ci vorrà forse un 233 Mhz MMX per essere a posto, ma ancora non sono in commercio… Come avrete capito questo gioco è indirizzato maggiormente a chi ha comprato una scheda acceleratrice e lo si può caldamente raccomandare a chiunque ne possieda una. Per questo vince solo a metà: per chi non ha fatto ancora questo passo, questo gioco non potrà essere preso in considerazione per l’acquisto e tutto ciò è un peccato visto l’alta qualità della grafica finalmente unita ad una giocabilità immediata, fattori che si sposano perfettamente in questo gioco. Speriamo che i prezzi di queste schede calino presto per permettere a tutti di poter provare a che punto notevole stanno arrivando i videogiochi su Pc.

Giovanni Strammiello

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