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Il Modellismo

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Il modellismo

Amici di KULT Underground, eccovi qualche piccolo consiglio rivolto a tutti coloro che volessero cimentarsi nella costruzione di modelli ispirati all’universo di Star Trek.
Come per il modellismo tradizionale, cioè aerei, navi, mezzi corazzati ecc., anche per Star Trek abbiamo assistito ad una evoluzione dei modelli che ha accompagnato tutta la storia di questa saga fantascientifica; dalla Serie Classica degli anni ’60 fino a Star Trek
Voyager dei giorni nostri.
I modelli sul mercato sono numerosi e con diversi livelli di difficoltà. Cercare d’illustrare come realizzare un’astronave non è semplice, molti manuali spiegano in linea teorica come procedere passo per passo e rimando a questi ultimi per le regole teoriche generali.
Affronterò invece alcuni aspetti rivolgendomi in modo particolare ai modellisti alle prime armi.
Il primo ostacolo che si incontra è quello di vedere una miriade di piccoli pezzi sparsi dentro ad una scatola senza avere la minima idea di come assemblarli.
Con l’esperienza s’impara come suddividere il modello in sotto-gruppi e seguendo le istruzioni allegate si procede senza problemi.
La cosa più importante è di mantenere la calma.
Non si deve aver fretta di vedere il modello finito in pochi giorni, magari lavorando in fretta senza concentrazione ed infine correndo il rischio di restare delusi del proprio modello.
Tenete presente che per realizzare un buon esemplare a volte occorrono settimane di lavoro, di ricerca e di esperimenti, soprattutto se il kit è di difficile realizzazione.
Procedendo in questo hobby ogni modellista sente la necessità di elaborare il modello per renderlo più simile possibile a quello reale ammirato nei film. In questo caso le uniche fonti d’informazione per osservare colori e dettagli sono i film stessi e le riviste specializzate.
L’importante è non scoraggiarsi mai davanti alle prime difficoltà ed ai primi fallimenti. Esistono sempre delle soluzioni alternative per risolvere un problema ed è proprio questo che rende il modellismo interessante e divertente.

E’ consigliabile lavorare solo quando se ne ha veramente voglia o tempo, evitando di voler finire il modello a tutti i costi.
Dopo aver pulito le sbavature di plastica con un cutter ben affilato spruzziamo del Primer su tutti i pezzi ad esclusione delle parti trasparenti, in questo modo la vernice aderirà più facilmente quando verniceremo il modello.
La colla migliore per il nostro lavoro è il Super Attak che garantisce una rapida essicazione ed una forte adesione, per le parti trasparenti come vetri ed oblò invece utilizzeremo una colla tipo Vinavil che non
“brucia” il materiale plastico delicato.
Mentre procediamo nell’assemblaggio potremmo notare che alcune parti non combaciano perfettamente lasciando delle fessure, queste dovranno essere chiuse con dello stucco per modellismo.
Per facilitare l’operazione diluiamo lo stucco con un poco di acetone in modo da rendere lo stucco più malleabile, per applicarlo utilizzeremo una piccola spatola per pittori.
Dopo 24 ore carteggeremo con della carta vetrata fine inumidita nell’acqua tutte le parti stuccate facendo attenzione a non cancellare o graffiare i dettagli della superficie.

Verniciare i modelli è forse la cosa più complessa, spesso le astronavi sono di colore bianco o grigio chiaro per risaltare contro lo sfondo scuro dello spazio.
Il risultato migliore lo si ottiene verniciando a spruzzo il modello, infatti su grandi superfici non è semplice stendere uniformemente il colore chiaro a pennello.
Per verniciare a spruzzo esistono due vie: con l’aerografo oppure con le bombolette da bricolage.
L’aerografo garantisce risultati professionali, ma l’utilizzo di questo strumento richiede molta esperienza e l’utilizzo di un compressore dal costo abbastanza elevato.
Le bombolette spray per il bricolage si reperiscono nei normali negozi di colori e sono di uso semplicissimo, facendo ben attenzione a richiedere solamente vernici sintetiche. In ogni caso non mescolate mai vernici sintetiche con prodotti alla nitro perchè la vernice inizierebbe a screpolarsi rovinando tutto il lavoro.
Se ossrvate bene i modelli dei film di Star Trek le superfici delle astronavi non appaiono uniformemente chiare, vi sono delle zone chiamate “tasselli” di colore leggermente più scuro che danno rilievo e dettaglio all’insieme. Per realizzarle ho scoperto un sistema molto pratico derivato da un mio errore nel costruire l’Enterprise D.
* Per prima cosa si stende una mano uniforme di bianco.
* Con un pennello si dipingono alcuni tasselli con del grigio scuro.
* Quando il colore è asciutto spruzziamo una seconda mano di bianco

molto leggera (anche sui tasselli) in questo modo si armonizza

tutta la struttura della nave rendendo perfettamente l’effetto

del rilievo che volevamo realizzare.

Se gli oblò non sono incisi sulla plastica si possono utilizzare dei trasferibili neri od argento reperibili nelle cartolerie purchè sia rispettata la scala dell’astronave.
Per i dettagli e le parti più piccole si utilizza il pennello e le vernici apposite per il modellismo solitamente in piccoli barattoli.
I pennelli devono essere di ottima qualità e dopo il loro utilizzo li laveremo sempre con acqua tiepida e sapone neutro per garantire la loro morbidezza nel tempo.

Alcuni kit in scala maggiore consentono di inserire delle lampadine e dei piccoli led all’interno dell’astronave. Il lavoro in questo caso è molto più complesso ed elaborato, ma alla fine la soddisfazione di vedere il nostro modello al buio risplendere con le luci interne e di navigazione è veramente galvanizzante.
L’importante è schermare le parti interne che contengono le luci con della vernice nera densa per evitare che le lampadine facciano fuoriuscire la luce dallo scafo della nave. Ovviamente dovremo aprire tutti gli oblò con un piccolo trapano da modellista. Consiglio questa procedura solo dopo aver fatto molta esperienza con modelli più semplici.

Al termine si applicano le decalcomanie immergendole nell’acqua tiepida e lasciandole ammorbidire lentamente dentro un piatto. Quando inizieranno a staccarsi dalla pellicola con l’aiuto di un pennello morbido o di uno stuzzicadenti le posizioneremo sul modello tamponando leggermente con della stoffa morbida per fissarle permanentemente.
L’ultima operazione prima di terminare il modello è quella di spruzzare del trasparente lucido od opaco per rendere uniforme il colore ed impedire alle decals di staccarsi dal modello.

Solamente con la costanza e l’esperienza si imparano nuovi trucchi e si acquista sicurezza nel costruire ed elaborare i modelli.
In generale tenete sempre presente che l’astronave finita deve essere particolareggiata in tutte le sue parti. E’ consigliabile abituarsi fin dall’inizio ad essere rigorosi per quello che riguarda la precisione, la pulizia e la fedeltà dei dettagli, solo in questo modo si riuscirà a migliorare ed a scoprire nuove soluzioni magari impensabili solo un anno prima.
Sottolineando che il modellismo è e deve essere soprattutto una fonte di divertimento, auguro a tutti un buon lavoro.

Claudio Caridi

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