KULT Underground

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Brain Machine

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Brain Machine

Salve ragazzi, finalmente posso comparire in queste pagine!
Non che ci fosse ostruzionismo verso i miei articoli, anzi… ma ho sempre 1000 cose da fare e magari prometto cose (come scrivere degli artikoli per la mitika Kult) che poi rimando e rimando!
Visto che è la mia prima comparsa (e visto che sono affamato di protagonismo 😉 mi pare giusto inserire una piccola e polemica presentazione personale e sul cyberunderground.

In questo tipo di articoli parlerò di robazza hi-tech per techno-hippy, per hackers e per who-likes-breakin-the-law 😉

Or ora mi sovviene di parlare di Brain Machines… o meglio di una branca di esse, dette anche Lucid Dream Machines ovvero Macchine per i Sogni Lucidi. Prima di parlarne è meglio premettere cosa si intende per sogni lucidi; si definisce tale un sogno nel quale si è consapevoli di stare sognando, ottenendo di conseguenza il pieno controllo di ciò che accade durante lo stesso, anche se si è effettivamente addormentati. Chi è padrone di questa tecnica afferma che essa, durante le ore di sonno, permette al cervello di lavorare per aumentare la propria creatività.
Inoltre aiuta ad acquisire una sensazione di maggiore controllo sulla propria vita reale, per poi padroneggiare meglio gli stati sognanti.
Quando facciamo un sogno od un incubo, il cervello non riesce a distinguere l’esperienza sognante da un’esperienza reale, tant’è che ci risvegliamo in uno stato psicofisico che è funzione di quanto vissuto in sonno. Così dopo un incubo ci si sveglia turbati, con una più alta frequenza dei battiti cardiaci ed un abbondante sudorazione, mentre dopo un bel sogno, si è soddisfatti e piacevolmente impressionati.
Pensate quindi a vivere lucidamente, in sogno, esperienze quali il volo, lo scalare a saltelli una montagna o l’esplorare mondi sconosciuti, con l’unico limite rappresentato dalla nostra fantasia.
Sicuramente praticare tutto cio significa andare ad alimentare la sorgente creativa dell’ispirazione nel proprio subconscio e conseguentemente ad ottenere risultati migliori, in tutti i momenti della vita reale in cui ne facciamo uso, dallo sport, alla composizione musicale, alla programmazione su computer.
C’è infine chi sostiene che i sogni lucidi sono una porta spalancata per i viaggi OBE (Out of Body Experience), ovvero “viaggi fuori dal corpo” detti anche “astrali”.
Per facilitare l’apprendimento ed il controllo di questa tecnica, sono nate le “Lucid Dream Machine”.
Queste macchinette sono costituite da un visore da sovrapporre agli occhi (simile a quelle mascherine che si mettono sugli occhi per non fare passare la luce durante il sonno), che incorpora al centro, all’altezza delle sopracciglia, un pulsante.
Inoltre il visore incorpora al suo interno dei sensori, due auricolari ed uno o due led, ed è collegata ad una control box a microprocessore.
Quando ci addormentiamo, il cervello nel corso del sonno, varia la sua frequenza ciclicamente, passando dalle onde ALFA, alle TETA e per pochi minuti alle DELTA, per poi “risalire” ed ancora “ridiscendere”.
Tutto ciò si ripete mediamente ogni 90 minuti, per tutta la durata del sonno. Delle varie fasi che attraversiamo, quella in cui cominciamo a sognare è detta fase R.E.M, compresa orientativamente tra le onde ALFA e TETA. R.E.M sta per “rapid eyed movement” ossia per “movimento rapido oculare” infatti in questa fase, senza renderecene conto, muoviamo molto velocemente i bulbi oculari.
I sensori delle Lucid Dream Machine (LDM) sono in grado di rilevare questo movimento, cosi dopo pochi minuti di sonno REM, i leds lampeggiano gentilmente per “avvertirci” che stiamo sognando.
In più è possibile effettuare un test del proprio stato, premendo il pulsante sul visore ;se siamo svegli potremo sentire un click e vedere lampeggiare i leds, se invece stiamo sognando, il bottone non funzionerà.
Allora sapremo di stare sognando, e saremo liberi di cominciare la nostra avventura nel sogno lucido.
Queste macchine comprendono quasi sempre nella confezione uno o più nastri per l’induzione alla trance del sogno lucido.

Esiste inoltre in USA un’organizzazione, il Lucidity Institute
(http://www.lucidity.com fondata dal Dr. S.LaBerge, 2555 Park Blvd, suite 2 – Palo Alto CA 94306 – ++1-415-321-9969 voice ++1-415-321-9967 fax) .
Studiano e diffondono l’uso delle LDM e pubblicano una newsletter mensile. Vendono anche LDM … quella che ho descritto sopra è praticamente quella che loro vendono col nome di “NovaDreamer”, dal costo di $275.
Ho visto che ce n’è un altra dal costo di ben $1200 !

Un discorso a parte va fatto per il software e l’hardware per l’alterazione della coscienza.
Per quanto riguarda i programmi, la maggior parte hanno bisogno di hardware dedicato, a meno di quei pochi come FLASHER, BIOTONES e altri simili che funzionano col principio delle L/S machines utilizzando lo schermo come sorgente luminosa e le risorse audio del computer per generare i suoni.
Molto più interessanti sono invece le schede dedicate, che si inseriscono all’interno del PC, per trasformarlo in una potente e programmabile macchina L/S o un sofisticato sistema per EEG.
Il MindsEye Synergizer è una scheda per PC che permette di collegare una cuffia stereo ed un paio di occhiali come nelle L/S, al computer.
Insieme alla scheda, viene dato in dotazione un programma che permette il totale controllo dell’hardware.
Con una semplice interfaccia grafica è possibile tracciare con il mouse centinaia di sessioni differenti per durata e complessità usando i due gruppi di leds ed i due auricolari anche in maniera totalmente indipendente l’uno dall’altro.
E’ compresa inoltre una sezione dedicata alla sintesi di suoni, che offre numerose varietà di forme d’onda, filtri e altri parametri.
Insomma un gioiello per lo sperimentatore e il ricercatore.
Il BRAINTRACER per PC e il IBVA per Mac, sono invece delle schede per l’EEG che permettono, tramite degli elettrodi forniti in dotazione e del sw dedicato, di visualizzare sul monitor le onde cerebrali.
Il loro uso è principalmente orientato al biofeedback o come un efficace riscontro durante l’utilizzo di psicotecnologie.
Un’esperienza profonda in fatto di alterazione della coscienza viene fornita dalle “vasche di galleggiamento”(floatin tanks).
Una FT è costituita da una grande vasca ermetica che viene riempita con una soluzione salina, composta da acqua a temperatura corporea e da sali Epsom, permettendo al corpo di galleggiare al suo interno senza alcun sforzo.
Dopo un prolungato periodo di isolamento (buio completo ed assenza di suoni esterni) nella vasca, l’utilizzatore sperimenta alterazioni degli stati di coscienza, che possono anche arrivare a rivivere situazioni intra-uterine come se stesse galleggiando nella placenta della madre.
Uno di questi giocattolini viene però sui $4000 quindi non è proprio alla portata di tutti!.
Discorso a parte meritano le “macchine” che sfruttano l’uso combinato dei colori (cronoterapia), ovvero l’uso combinato dei colori e della cosiddetta “psicologia del benessere”.
Esiste per esempio lo “Stress Shield”, che impiega quelle tecniche. Si tratta di un paio di occhiali che coprono completamente il campo visivo e che proiettano al loro interno un campo di luce colorata uniforme.
Questo permette all’utilizzatore di cadere in un benefico e profondo stato di rilassamento, ed alcune L/S machines offrono anche questa possibilità per esempio nei programmi per il relax.
Viene invece dall’Italia un altro apparecchietto, denominato
“EasyRelax”, composta da una control box, alla quale vengono collegati un paio di auricolari ed un paio di occhiali che contengono al loro interno un led bianco al centro più sette leds disposti circolarmente, corrispondenti ai 7 colori dello spettro luminoso.
Compresa nella confezione (che io personalmente non ho visto, ma un mio amico di Asti invece si) viene fornita una serie di nastri per l’ascolto combinato e sincronizzato con la macchina, contenenti musica, voce (per guidare l’utilizzatore) e sincronismi per le luci, permettendo una profonda e rilassante esperienza all’interno di se stessi, nonchè una più forte capacita immaginativa e visionaria!
Riprendendo invece il discorso sulle frequenze, sarà bene accennare all’esistenza di quella che viene chiamata “risonanza di Schumann”.
Viene così chiamata una particolare frequenza, precisamente 7.83
Hertz, che è la frequenza di risonanza media del campo magnetico terrestre, in altre parole il ritmo di pulsazione della Terra :).
Alcuni scienziati credono che l’ampio raggio di campi elettromagnetici artificiali al quale siamo esposti crea una specie di “inquinamento” che maschera il naturale e benefico pulsare del pianeta.
Così, alcuni ricercatori hanno realizzato dei piccoli generatori di segnale scalare con una frequenza stabilizzata su quella della risonanza di Schumann (come il MicroHarmonizer), che permettono all’organismo di rientrare in sintonia con il battito primordiale del pianeta.
Ci dovrebbe essere un sw per PC che fa la medesima cosa ma non sono riuscito ad averlo.

Qualcuno si chiederà se queste tecnologie hanno qualcosa a che fare con le droghe. La risposta è dubbia, sicuramente viene spontaneo pensare all’uso di queste macchine con l’assunzione di sostanze psicoattive, e probabilmente molti dei loro utilizzatori ne esperimentano gli effetti, ma l’uso delle psicotecnologie serve proprio ad evitare l’uso delle droghe nel senso stretto del termine, avendo la possibilità di andare “fuori”, alterando il proprio stato di coscienza, SENZA l’assunzione di sostanze esterne psicoattive.
Sulla legalità delle psicotecnologie, sarà bene dire che in Italia non esiste alcuna legislazione in merito. Negli USA invece la situazione è diversificata a seconda degli scopi e dei prodotti ad essi associati.
Molti di voi sapranno dell’esistenza in USA di un istituzione chiamata
FDA (Foods & Drugs Administration) che si occupa nel rispetto delle leggi in fatto di sostanze e tecnologie che comportano mutamenti dell’equilibrio psicofisico della gente.
L’uso dei nastri per esempio è considerato legale (hemisync, ipnotici e subliminali) mentre per altri prodotti è richiesta prescrizione medica. Le L/S fino a poco tempo fa non erano regolate da legislazione, ma ultimamente sta accadendo ciò che molti immaginavano; ovvero l’FDA sta cominciando a sequestrare queste macchine.
Le L/S possono (3 casi su 10000) provocare in soggetti comunque predisposti, leggere crisi epilettiche, ma tenuto conto che anche una semplice luce stroboscopica può causare gli stessi problemi in quei soggetti, non mi sembra un buon motivo per affermare la loro pericolosità (e quindi il sequestro).
Il problema di fondo è che i colossi dell’industria medica e farmacologica vedono in queste tecnologie un potenziale pericolo per il loro monopolio sulle questioni legate alla psiche.
Immaginate se tutta la gente che usa psicofarmaci per curare i propri problemi di origine psicosomatica, abbandonasse questi prodotti per passare alle tecnologie della coscienza; alle industrie farmaceutiche non piacerebbe di certo.
Cosi l’FDA sta cercando di porre anche le Lucid/Dream/Brain machines sotto la categoria di apparecchiature mediche in modo da mantenere il monopolio ai colossi suddetti.
E’ da tenere anche in conto l’effetto negativo delle psicotecnologie nei confronti del mercato delle droghe, in quanto con il loro uso, come avrete capito, è potenzialmente consentito “sballarsi” naturalmente (facendo produrre al corpo endorfine e altre sostanze), senza uso farmaci esterni, come è noto, molto dannosi.
E’ ovviamente “droga” comoda ed economica (si spende i soldi una volta per tute per l’apparecchio e ce l’hai in casa tua) non piace di certo neanche alle organizzazioni criminali.
Vabbè mi sto allargando un po troppo, ma queste cose non le dico solo io (basta leggersi qualche gigabyte di notizie su Internet su questi argomenti 😉

Credo di aver cyberviaggiato a sufficienza su questo argomento e spero di aver suscitato in voi una certa curiosità.
Anche chi non ha accesso a Internet (e come mai!??!) si può prelevare materiali, partecipare a discussioni a tal proposito usando il circuito Cybernet a cui aderiscono numerose BBS (banche dati) italiane.
A Modena potete chiamare Scintilla BBS (059/310735), dalle 23 alle 6, per avere la lista dei nodi cybernet e trovare quello della vostra città.

Voglio chiudere sottolineando che non sono un drogato ;-))) e che anche se non credete molto a questo tipo di esperienze potete comunque prelevare i programmi citati nell’articolo e fare qualche prova… magari vi piacerà!

C u l8er.
skyjam@freenet.hut.fi

skynet

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