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Don’t stop role-playing

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Don’t stop role-playing

Pochi mesi fa è apparso su Kaos un breve trafiletto riguardante un annuncio, fatto dalla casa editrice di Giochi di Ruolo (GdR) DAS production/ I Giochi dei Grandi, in cui si diceva che il suddetto editore interrompeva, a tempo indeterminato, la pubblicazione di supplementi riguardanti Giochi di Ruolo da loro prodotti (Dylan Dog,
GURPS, Ars Magica, Vampiri, Paranoia) dato che i commercianti comprano e ordinano solamente Magic The Ghatering (TM) che sta involontariamente(!?) diventando la rovina di tutti gli altri editori.
Queste affermazioni hanno suscitato in me ed in alcuni miei amici, e compagni di gioco, sensazioni contrastanti dato che gioco a Magic da circa un anno e mezzo ma sono anche un accanito fan dei GdR (e di
GURPS in particolare) da quasi sei anni.
Ô oltremodo incredibile come la novità del decennio (in campo ludico) che ha avvicinato e sta avvicinando migliaia di persone al mondo del gioco, stia diventando anche la rovina per gli altri giochi.
Analizziamo comunque come si viveva prima e come si vive dopo Magic:
Prima c’erano solo i GdR e i BoardGame (questi ultimi comunque erano già in minoranza), intrattenimenti abbastanza d’élite dato che i negozi che vendevano tali prodotti erano pochi e male distribuiti sul suolo nazionale, in pratica se non si viveva in una grande città si era forzatamente tagliati fuori (ok ci sono sempre le eccezioni ma in generale era così). Giocare ad un GdR era abbastanza impegnativo spesso bisognava leggersi almeno alcune decine di pagine, per i giocatori, se non alcune centinaia, per i GM, oppure sorbirsi alcune ore di spiegazioni su astrattismi come l’Allineamento Morale o su come calcolare il Tiro per Colpire. La spesa per un gioco di ruolo si aggirava poi sempre sulle 30/35.000 lire (4 anni fa!!, oggi siamo attorno alle 50/60.000 per un gioco medio), senza contare supplementi o ammennicoli vari.
Potete quindi ben capire come fosse poco allettante, soprattutto per un neofita, spendere alcune decine di migliaia di lire per poi ritrovarsi in mano un prodotto che era tutta una incognita; difatti raramente si vedono giocatori ‘puri’ comprare supplementi mentre solitamente i Game Master ne comprano a tonnellate.
Con Magic cambiano tutte le leggi di mercato dato che possiamo definirlo il primo gioco venduto a ‘rate’, nel senso che difficilmente un giocatore si accontenta di un mazzo e alcune bustine ma continua a comprarne in continuazione, anche se in quantità minime, facendo la felicità dei commercianti; questo avviene perché il prezzo di una bustina di Magic va dalle 3.000 alle 6.000 lire circa ed è quindi accessibilissimo anche ai ragazzini squattrinati che mai e poi mai si sarebbero sognati di comprare un volumone di 300 pagine di regole a
40.000 lire.
Tutto bene allora, bel gioco, grafica accattivante, prezzo accessibile, ottima distribuzione anche nei negozi di fumetti, sembra l’uovo di colombo; invece non è proprio tutto così splendente dato che per riuscire a costruirsi un mazzo appena sufficiente occorre acquistare almeno un paio di mazzi e una dozzina di bustine per un totale che si aggira attorno le 80.000 lire minime per ogni giocatore
!!
Bisogna quindi ammettere che Magic in particolare e i GCC (Giochi di
Carte Collezionabili) in generale sono sì una pietra miliare del settore ma contribuiscono purtroppo al soffocamento dei prodotti delle altre fasce di mercato, la cui unica sfortuna è quella di non essere stati progettati con lo specifico intento di vendere in grandi numeri
(perlomeno non nello stesso ordine di grandezza di Magic).
Queste considerazioni non vogliono essere un monito alla eccessiva dispendiosità di Magic ma vogliono solo fare riflettere come un buon prodotto unito ad una azzeccata operazione di marketing possano azzerare il mercato nonostante l’acquirente debba, in fin dei conti, rimetterci a livello economico.
Concludendo io non vi chiedo di smettere di giocare a Magic (dato che anch’io ci gioco) ma solo di non fossilizzarvi e di provare a riscoprire un tipo di divertimento diverso e non competitivo come il
Gioco di Ruolo, che oltre a darvi sicuramente un sacco di emozioni vi farà risparmiare anche qualche lira (il ché non fa mai male).

Adamo

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