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Formiche cacciatrici…cieche

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Formiche cacciatrici…

cieche

Le formiche DORJLUS (ANOMMA)

Wilwerthi del congo.

Queste formiche, come altre dello stesso genere, viaggiano in grandi eserciti, e cacciano insetti ed altri piccoli animali, fanno vita in comune con numerosi ospiti. I loro nidi sono costituiti da numerose gallerie alla base di un grosso albero. Un bel giorno tutta la comunità parte in colonna; in mezzo, tra le formiche operaie si notano dei piccoli coleotteri, che camminano dello stesso passo, al lato i guerrieri dalle formidabili mandibole. Nulla arresta questa onda anima le che cammina intere giornate. Per attraversare ui cosi d’acqua le formiche formano catene tenendosi per le zampe con le mandibole, allungando questa lunga fila, fino a che l’acqua, un modo o nell’altro, sospinga l’ultima formica sulla fila della sponda opposta.
A questo punto il resto di questo ingegnoso esercito passerà su di esse come fosse un ponte di barche. Passata l’ultima del gruppo la formica di testa abbandonerà la sua riva raggiungendo, seguita da tutte le altre, la nuova sponda. Talvolta le formiche passano in gallerie sotterranee per viaggiare all’ombra.
Sui terreni sabbiosi, mobili, scivolosi, non riuscendo assolutamente a camminare, gli ingegnosi animaletti si dispongono con il ventre in aria, riunendo le zampe sul corpo, la testa e il dorso si immergono nella sabbia per arpionarsi al terreno e su questo nuovo tipo di ponte passerà il resto della colonna.
Queste formiche, cieche, come indica il nome (ANOMMA), sentono al fiuto la preda ed anche la località che abbonda, ed allora la colonna si rompe stendendosi su un grande spazio ed avanzando a ventaglio, procede ad uno sterminio sistematico di tutta la selvaggina di suo gusto. Tutto viene aggredito e divorato: serpenti, piccoli mammiferi, rospi, lucertole, mentre una parte della comitiva s’arrampica sugli alberi a caccia. Il suolo è tutta una massa in movimento.
Quando il bottino è sufficiente, la colonna si ferma e ritorna al nido. Alcuni giorni dopo si possono osservare all’orifizio delle sua gallerie gli avanzi dei pasti forniti probabilmente alle larve.
Ogni 10-15 giorni avviene un esodo completo viene scavato un nuovo nido in località meno sfruttata. E siccome, come ho detto in precedenza queste formiche sono cieche, evidentemente è solo l’olfatto che serve loro da guida.

Giorgio Malferrari

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