KULT Underground

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Free World History…

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FREE WORLD HISTORY:

PAST, PRESENT AND… FUTURE?

Quella che stiamo intraprendendo è un’ avventura. O meglio, è un esperimento avventuroso in cui siamo entrati, cercando di far vedere che possiamo fare qualcosa di non inutile. Sto parlando della rivista digitale che io ed un mio amico abbiamo iniziato mensilmente, circa due mesi fa, proprio per divertirci un po’ e mettere alla prova le nostre possibilità.
Ho paura a nominarla perchè non posso fare pubblicità, ma penso che nominare FREE WORLD, RIVISTA DIGITALE BASATA SUL CONTATTO TRA I
LETTORI E LA REDA, non sia un crimine. Il punto è questo: avevo un’idea fino dall’inizio del 1995, l’idea di rivista su video. Avevo già fatto esperimenti, ma il risultato (seppure buono) aveva una formula adatta solo al CD-ROM, occupando 15 dischetti non era niente di buono per la circolazione di massa.
Ora, scartata l’ ipotesi del CD (considerando le possibilità economiche e di tecnologia a nostra disposizione), abbiamo archiviato l’ idea.
Il mese dopo sono rimasto STUPITO quando ho visto una rivista simile ai miei esperimenti, anche come impaginazione, ma senza falsa modestia vorrei affermare che c’era un caos totale (e un mio amico mi ha detto
“mamma mia, è tremenda! La nostra era meglio”).
Ma il bello di Lost Fragment (edita a Milano) era la formula, mensile/bimestrale (non si è ben capito) con articoli dell’impaginatore e dei suoi amici, ma anche di lettori. Gente comune che è libera di non saper accendere un computer senza che nessuno le venga a dire “se vuoi diffondere il tuo talento via PC, devi saperlo usare”. Niente di più sbagliato; si lascia ad altri la parte tecnica, e la propria vena creativa scrive fiumi di inchiostro in santa pace.
A questo punto l’ idea del mensile si andava formando sempre più, anche perchè… qui viene la rivelazione! Due giorni prima di Lost
Fragment, AVEVO VISTO KULT!! E’ stata una illuminazione, ed ho capito
(mi sono sforzato di dire “abbiamo”, ma il primo numero l’ ho fatto effettivamente da solo) che c’era ancora tanto spazio libero nell’ abisso “multimediale interattivo” di cui tanto (TROPPO) parlano giornali e TV nei modi più svariati.
Ho radunato le idee, preso gli “scarti di lavorazione” della
Recensiclopedia (quel famoso mattone multimediale di cui sopra) e ho impacchettato una rivista squallida, ma l’ importante era “il passo” fatto.
Da allora non dormo la notte; entro in edicola e chiedo al tizio “vuoi collaborare con Free World?? No, non hai vinto niente, ma vuoi collaborare con Free World?? Guarda, non prendi una lira, ma non ho capito se vuoi collaborare con Free World!”.

La “sindrome del rivistaro principiante” è la vera malattia del prossimo secolo; ma in due mesi sono intanto riuscito a raccattare qualche collaboratore a medio e lungo termine. Il prossimo passo sono i lettori, che penso siano importanti per una rivista.

Dopo aver ottenuto un po’ di spazio su una BBS, e aver ricevuto la disponibilità su un’ altra, abbiamo pensato di diffondere l’ appello di collaborazione tramite un annuncio su un giornale a diffusione modenese. Risultato: l’ annuncio viene pubblicato di fianco alla pagina delle linee erotiche e un tizio mi telefona per sapere se Free
World è una rivista porno.

Un po’ scoraggiati da questo, ma convinti ad andare avanti con la rivista fino ad avere un po’ di lettori, abbiamo pensato ad un articolo di “storia” qui su KULT, che consideriamo “la sorella maggiore”.
Una cosa importante è che in questo ambiente, pulito grazie alla nulla circolazione di soldi, non si pensa a farsi concorrenza, bensì ad aiutarsi (entro un certo limite). Non ci sono guerre e tensioni tra riviste rivali, perchè non è nell’ interesse di nessuno. L’ unico intento delle riviste è venire raggiunte dal massimo numero di lettori possibile.
Concludo questo spazio storico invitandovi a leggere un numero della nostra rivista. Clikkate sulla parola “rivista” per sapere dove la trovate.

Michel “MJL”

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