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Lo studio aperto

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Lo studio aperto

Visitare lo studio di un artista non vuol dire solamente osservare le opere esposte, ma entrare un po’ nel suo mondo, un mondo fatto di attrezzi di lavoro, di materiali, di oggetti da lui scelti per circondarlo quotidianamente; entrare nello studio di un artista significa insomma percepire l’atmosfera in cui progredisce la sua ricerca.
Nel caso di Maria Zanetti la ricerca è indagine costante di sè proiettata in un operare insieme rigoroso e versatile. I materiali da lei utilizzati sono spesso frammenti di oggetti, superfici su cui il tempo ha già disegnato una storia. Ecco perchè nel suo laboratorio non
è raro trovare schegge di legno, sassi, brandelli di stoffa, pezzi di marmo, sabbie e oggetti raccolti in paesi lontani o nella quotidianità dei luoghi a lei vicini.
L’opera di Maria inizia qui: osservare per comprendere ed esprimere l’essenza delle cose, rendere manifesta la segreta bellezza che esse nascondono. Maria lo fa attraverso una ricerca tecnica e raffinata che va dalla scultura in marmo, ai dipinti materici, alla costruzione di trame in rilievo su carte manuali da lei stessa fabbricate.
Di lei ha scritto la Dott.sa A.Maria Nalini Setti un testo critico di cui riporterò alcuni passi…

Le attuali proposte della scultrice, quasi dei crinali di montagna, una natura impervia, ma coi segni inequivocabili di una geometria che
è umana traccia, gli inserimenti di pietra scura nelle anse del bianco calcare, le superfici levigate sul davanti ma con le spalle scannellate e bocciardate, inducono al messaggio di una duplice visione della realtà, come ad avvertire su una serie di plurivalenze[…]
Come del resto, nel campo del cromatismo e della percezione di lucido e opaco, l’oro-il nero-il rosso, oppure il piombo dipinti di nero abbinato a larghe scheggie brillanti, segnano i contrasti di una bipolarità che è in fondo il segreto della vita[…]
A questo punto le sculture della presente rassegna divengono metafora delle vette più insuperabili, oppure, al contrario, esse assurgono a simbolo delle scalate che accedono ad altre mete e a nuove vittorie.
La nostra anima sarà dunque alimentata dalla forza del sogno e dell’ideale se non avrà scelto invece di restare succube di emozioni casuali.
Insomma ci aspetta una grande opzione: se essere vasi ermetici o se infranto il vetro che abbiamo costruito attorno, decidere che è tempo di andare e misurarci senza fine con le tappe dell’esistenza.

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Maria Zanetti apre il suo studio a tutti coloro che sono interessati a conoscere la sua opera dal 18-11-95 al 10-12-95. L’inaugurazione avverrà il giorno 18-11 alle ore 17 in Stradello del Luzzo 241,
Modena.

Anna Ferrarini

Criptogramma: tecnica mista collages su carta, 35 x 50 cm.
L’immagine di sfondo è Sasso delle dolomiti altezza 45cm, larghezza 33cm, profondità 8cm.

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