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Quaderni

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Quaderni

Era freddo. Il vento si divertiva a creare mulinelli di neve. Figure imbacuccate si affrettavano a comprare le ultime cose, sfidando l’inclemenza del freddo.
Un uomo era stato per tanto tempo acquattato nell’ombra, ora il tempo era venuto!!
Un anziano dai capelli bianchi, passeggiava tranquillamente. Non si era accorto della figura triste, brutta e sporca che aspettava soltanto di saltargli addosso e ficcargli il coltellaccio arrugginito fra le scapole!
Ma forse se ne era accorto! Si! L’aveva visto con la coda dell’occhio!
Quel giovane lacero, con pochi stracci puzzolenti che lo proteggevano malapena dal freddo pungente!
Ma era così stanco! Così demoralizzato!!
Tanto da li a poco avrebbe dovuto, in un modo o nell’altro passare le consegne!
Solo che questa volta non ci sarebbe stata festa! Solo dolore!
Eppure lui ce l’aveva messa tutta!! Aveva fatto del suo meglio!
Ma, sembrava che stavolta il passaggio delle consegne non sarebbe stato indolore! Anzi, un bello shock!
Stancamente trascinando i passi, il vecchio e stanco, ma dignitoso, si incamminò.
Allo scoccare della mezzanotte una lama, arrugginita trovò il suo cuore stanco.
pensava con tristezza il 1999 mentre la vita lo abbandonava: <è arrivato il 2000!>
E chiuse gli occhi. Per sempre!!
Iniziò così il millennio fra i fuochi artificiali, e fra tanti festeggiamenti. Mentre esseri laceri e affamati si disputavano i resti della fine del mondo.

Composizione in occasione del concorso per la fine del millennio indetto dal “Corriere della Sera”.

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E amaro il dolce del miele l’amaro… Della tristezza!

Notte la notte è fatta per dormire.
La notte è fatta per i gufi.
Vedo e sento i silenzi di una città stanca.
Animali umani squarciano il silenzio…
Con la loro sola presenza. Vorrei trovare il coraggio…
Di ubriacarmi… per avere una manciata d’oblio!!

C’è una parte di me che è velata di malinconia.
E’ una parte che mi appanna gli occhi.
Che apre il rubinetto delle lacrime!!
La odio!!
Ma… Quanto vorrei piangere…Quanto un bambino!!

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Mattino

Gli sbadigli, regnano sovrani!
Fiumi di caffè vanno giù per la gola.
La città si scuote di dosso il torpore.
La frenesia si appresta a diventare nuovamente la padrona della città.
Io vado a dormire!!
Tagliato fuori… Da questa vita… Convulsa!!

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Pillole… di ottimismo… vanno giù per la mia gola riarsa quando arrivano giù… ritornano su… come rutti ma fanno bene.
Perchè è il sintomo di qualcosa che si sta trasformando.

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Quando la noia mi intrappola… quando il mondo gira tutto intorno… io mi sento come il topolino nel labirinto di vetro… gira e rigira… sono sempre allo stesso punto!!

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Ciao forse un domani ci si incontrerà ancora…
O forse no!! Forse il futuro sarà diverso.
O forse no!!
Ma io ho fatto un bel sogno!
Che stringevo la tua mano, e insieme camminavamo verso il tramonto… felici

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Io sento!! Penso!! Vivo!!
Sono forse il centro dell’universo?
No!! Se fossi stato un re… avrei rinunciato al mio regno… per i tuoi occhi!!

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Illusione: la fine

Ho guardato il sole…
Sorgere. Dapprima il suo chiarore era debole… Poi sempre più forte.
Mi ha ferito… gli occhi!
Mi ha scaraventato nelle tenebre…
Della disperazione della solitudine… ma ne uscirò

Carlo Zarcone

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