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Colpi di luce

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Colpi di luce

Colpi di luce, ovvero lampi di creatività che operano nel campo delle immagini.
Questo mese COLORE vi proporrà qualcosa di veramente speciale, spaziando tra tecniche e situazioni differenti per ottenere quella eterogeneità, quel caos che sta dietro alla maggior parte delle esperienze artistiche.

Per cominciare, parliamo di Geografia Immaginaria, che, contrariamente al resto, non è una singola immagine, ma bensì una raccolta.
Abbiamo avuto la possibilità ed il desiderio di fare qualcosa di speciale, e la collaborazione con Carlo Borsari ci ha permesso di creare un momento sicuramente particolare.
Fotografo, il signor Borsari ha realizzato un felice connubio tra immagini in bianco e nero, e poesia. Traendo spunto da opere di
Antonio Delfini, poeta modenese contemporaneo, il suo scopo è stato quello di creare un’ambientazione immaginaria, una sorta di “mondo” alternativo in cui si possano muovere le ispirazioni più profonde, e i ricordi di altri tempi, dell’osservatore.
Cercando di trasformare una sequenza normale di fotografie in qualcosa di nuovo e di più ampio, noi di KULT, avuta carta bianca dall’autore, abbiamo cercato di legare il materiale pervenutoci in un modo differente dal solito: non “sequenza” di immagini, ma “flusso”.
L’ordine, che comunque c’è, ed è quello che potete seguire premendo
ALT per passare da un iperlink all’altro, pare svanire, e consente così una libertà a chi interagisce con la “galleria” di decidere in base alle proprie sensazioni come muoversi.
Lungi comunque da essere un capolavoro avvenieristico, mi riferisco alla mia gestione delle opere, non ovviamente al valore del materiale in sè, questo è sicuramente un approccio su cui riflettere. Le potenzialità di questa specie di “ragnatela” di immagini sono sicuramente alte, e disparate, e mi auguro che possano stimolare altri di voi ad interpretare le vostre opere secondo nuovi canoni.

Nel nome di KULT, seconda presenza in COLORE di questo mese, ci perviene da Diego di Portomaggiore. Computer Grafica, ottenuta con programmi del tipo di 3D Studio, semplice ma efficace. Quella presentata è solamente una delle due creazioni proposteci dal nostro nuovo amico, e purtroppo, per motivi di spazio, l’unica pubblicabile.
Il FLI (animazione) creato in nostro onore ci fa sicuramente piacere, e speriamo che anche altri possano vederlo (se ci sarà possibile la inseriremo in Internet), ma non è assolutamente gestibile in una rivista come la nostra che ha “solo un dischetto” come motto. Di conseguenza, se altri di voi, come ci auguriamo, vorranno mandarci animazioni, lo facciano creando sequenze molto brevi e non a tutto schermo. Ovviamente il materiale più interessante verrà comunque citato, con la pubblicazione di uno o più fotogrammi anche nel caso di opere troppo grandi.

Tornando a qualcosa di più consueto nelle “pagine” di COLORE ecco come
Gabbiano di Fab chiude la carellata di opere di questo numero, con un’immagine mozzafiato di un paesaggio Norvegese. La qualità della riproduzione su computer non rende del tutto giustizia all’atmosfera fredda e dinamica dell’originale, ma dubito che sia impossibile cogliere lo stesso il senso di infinito presente nella scena.

E come felicemente iniziato il mese scorso, vista la quantità e la qualità delle opere che ci stanno pervenendo, COLORE ha rotto gli argini e di conseguenza fotografie e computer grafica di altri autori sono utilizzate come fondali per il resto della rivista, arricchendo il tutto, e rendendo sempre più vostra la rivista che state leggendo.

Invitarvi a continuare a collaborare è superfluo, ma suggerirvi di espandere la vostra creatività in più campi, mi sembra un consiglio interessante.
Il circolo ARTEMISIA, con il quale siamo venuti da poco in contatto promuove anch’esso l’arte metropolitana e non solo, e ci auguriamo di ampliare, con un reciproco interscambio, le opportunità che ci è consentito passare a voi tutti.
Buona visione!

Marco Giorgini

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