KULT Underground

una della più "antiche" e-zine italiane – attiva dal 1994

Per chi non l’avesse capito

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Per chi non l’avesse capito

Buon anno!
Questo quarto numero di KULT Underground ci vede fare capolino in un freddo e appena iniziato 1995, e, in qualche modo, ci riporta di nuovo a zero, all’inizio. Quasi ci sembra questo il battesimo della nostra rivista
(della VOSTRA rivista), tante cose sono capitate ultimamente, e tanto diversa è la situazione in cui ora tutto sta continuando a muoversi.
La prima delle novità di cui vi parlavo nell’editoriale del mese di dicembre è così importante e impegnativa da non sembrare neppure tale, anche se è una delle cose a cui aspiravamo per potere raggiungere voi lettori più agevolmente in tutte le parti d’Italia. Come qualcuno di voi forse aveva notato, fin dall’inizio qualche nodo Internet aveva gentilmente ospitato questo o quel numero di KULT, così come pure qualche
BBS non aveva disdegnato di segnare nei suoi archivi uno o due dei nostri giganteschi eseguibili. Il problema che però rimaneva era che nessuno, finora, si era fatto avanti per dichiarare una netta disponibilità nei confronti di questa iniziativa, impedendo così qualunque assicurazione di una distribuzione continua e certa.
Questo almeno fino a dicembre, durante il quale l’impegno dei promotori della rivista si è incontrato con l’interesse di più parti, fino ad arrivare ad avere a disposizione di KULT Underground un nodo Internet per tutto il 95, con tanto di e-mail e di FTP.
Siamo sicuri che questa nuova agevolazione renderà per molti estremamente facile inviarci articoli, commenti e consigli, oltre ovviamente a far diventare l’acquisizione del giornale meno macchinosa per chiunque abiti lontano da Modena. Ringraziare per questo Giovanni Sonego è il meno che possiamo fare, in quanto è dovuto alla sua lungimiranza questo servizio gratuito in più, anche se questo non ci fa assolutamente dimenticare tutti gli altri collaboratori, e ‘mecenati’, che, in un modo o nell’altro hanno reso possibile a molti di voi la lettura di KULT, e a noi la continuazione in crescendo del sogno che ci eravamo prefissi.
L’azione combinata dell’InformaGiovani di Modena, e di tanti che vedono un futuro per il lavoro che insieme stiamo portando avanti, ha poi reso concrete le altre novità, per così dire ‘mondane’, di KULT, iniziando dall’attenzione di alcuni quotidiani che hanno ritenuto opportuno far notare al grande pubblico la nostra esistenza, e arrivando a contatti con alcuni professori di varie università italiane, che stanno valutando proprio in questi giorni la possibilità di collaborare, se mai in MIRROR, con noi. E questa sembra solo la punta di un iceberg di cui non siamo ancora in grado di valutare nè il peso nè l’altezza.
Ma la nostra vera soddisfazione, superato un minimo di indiscutibile orgoglio per essere riusciti ad arrivare ad un certo livello in un tempo così breve, è quella di avere questo mese altra gente con noi. Altri si sono infatti uniti al nostro viaggio e hanno deciso di inviarci brani per la pubblicazione, e come avrete notato un’altra ragazza ha concesso il suo sorriso per il sommario di questo mese. Per chi non lo avesse capito, questa per noi è la cosa più importante: muovere la gente e averla con noi. KULT è nato e vuole con tutte le sue forze essere un’esperienza multimediale di massa. Non è un giornale, e non è un programma per computer. KULT è un media nuovo a disposizione di tutti quelli che hanno qualcosa di speciale da comunicare agli altri. Non importa cosa. Se avete qualcosa che per voi è importante, se c’è qualcosa che vi appassiona e vi sembra interessante, mandatecelo in modo che anche il resto della gente possa condividerla con voi.
Ci è stato chiesto più volte, da chi ci ha contattato per capire meglio la nostra iniziativa, perchè facciamo quello che facciamo. Come ho già detto nei primi numeri noi non siamo santi, nè matti. Semplicemente crediamo che le cose stiano velocemente cambiando, e, se vogliamo dimenticare per un istante la situazione politica ed economica, dal punto di vista culturale e sociale il computer indubbiamente sta prendendosi uno spazio sempre maggiore. E si arriva a vederlo quindi nelle scuole, nei luoghi pubblici, e anche in discoteca. Per non parlare poi della televisione e del cinema, in cui l’uso di sistemi elettronici imperversa da molto tempo.
E quindi? Quindi possiamo stare a vedere il nostro modo di vivere che cambia a causa dei pesanti mutamenti nell’ambiente che ci circonda, aspettando proprio il momento in cui non è più possibile evitarlo, oppure agire. Oppure non aspettare e darsi da fare perchè i cambiamenti che avverranno ci vedano come protagonisti e non come comparse. KULT è un esperienza multimediale, come altre già presenti e come presto molte altre ce ne saranno. Usare KULT per comunicare vuol dire cominciare ad entrare in un ottica diversa, e pensare non più bidimensionalmente, ma tridimensionalmente. Vuol dire cominciare a immaginare scuole in cui i temi vengono costruiti con ipertesti, e vuol dire usare il computer non per giocare, non per lavorare, ma per comunicare. Il computer è un mezzo espressivo potentissimo, ed è in grado di liberare da molti vincoli e limitazioni che altri media invece posseggono per loro intrinseca natura.
Disegnare, comporre musica, scrivere. KULT vuole far capire che molte delle cose che normalmente si fanno con mezzi tradizionali possono essere fatte anche in un modo nuovo e pieno di potenzialità nascoste. Lo spazio c’è. Noi ne abbiamo trovato un po’, e altro ne stiamo cercando. E per chi non lo avesse capito, lo stiamo facendo anche per voi.
Fatevi sentire.
Come scritto anche nelle INFORMAZIONI, in coda alla rivista, se volete unirvi a noi potete contattarci tramite il già citato InformaGiovani (Tel.
059/206583 Fax. 059/206612) oppure attraverso e-mail o ftp.
Ancora buon anno, e buona lettura in compagnia della sempre più numerosa gente di KULT.

Marco Giorgini

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