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Come pietra lucente

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COME PIETRA LUCENTE

Come pietra lucente gettata nella notte, simile alle stelle prigioniere negli opali, freddo come le piu’ profonde ferite della terra, ma bruciante come il sole che ti irradia, solamente il tuo sguardo hanno mai visto i miei occhi.
Si apre spontaneo, sovente, riscaldando l’altrui solitudine, ingenuo, sincero, pieno di gioia o forse di rancore; oscilla, talvolta, tra un paradiso e l’altro, senza sosta, muovendosi ora a destra, e ora di lato, alla ricerca di una qualche risposta, che, temi, non verra’ mai, ma, che nel vero essere del tuo cuore, probabilmente non vuoi, non ora, almeno, non in questi giorni.
Ti ho vista, sai, nei miei sogni piu’ nascosti, mentre vagavi insicura nella terra di nessuno, e mentre galoppavi in lande piene di animali selvaggi certa del tuo potere, e della tua virtu’.
Ho pensato, a lungo devo dire, che tu avessi paura.
Ho pensato alle leggende che i druidi tramandano su di te, e sul tuo profondo modo di agire.
Ti ho immaginata amazzone armata, conquistatrice, cosi’ come la mia mente ti ha toccato, piccola e indifesa, alla ricerca di un grande e forte principe.
Ho riflettuto a lungo su tutti quei piccoli particolari che ti rendono magnifica, filo d’oro in una matassa di rame.
Ho visto le tue guancie risplendere sotto il cielo stellato e i tuoi capelli affrontare il freddo della notte, sicuri.
Ho vissuto dei tuoi occhi da cerbiatto, e mi sono inebriato delle tue parole, in lunghi e deliziosi discorsi, fatti quando il sole e’ morto.
Ho goduto di te, come lo puo’ un asceta di fronte al suo Dio; e non solo.
Ho avuto da te cio’ che mai avevo avuto da nessun’altra. La tua mente mi stordisce, e la tua forza mi conquista, e solo una piccola parte del mio
Io non si unisce al giubilo.
Non so perche’ il tuo sguardo e’ su di me, ora. Ignoro il motivo della musica che giunge alle mie orecchie, e del tuo profumo che penetra nelle mie narici.
Sono felice? Sei felice?
Io penso e spero di si. Io sono quasi sicuro di esserlo. Ci sono veramente vicino, ti assicuro, manca meno di un palmo, ma tutto sara’ meno che vano, se non lo sarai anche tu.
Ti vedo sorridere qui davanti ai miei occhi, ma la mia mente si immagina ombre che forse non ci sono. E’ bello stare con te, e dirti piano, con voce rotta dall’emozione ‘amore’,e ‘ti voglio bene’. E’ bello essere cio’ che sono per te, anche se forse a volte non e’ facile.
Penso di non desiderare di piu’.
E poi mi dico che forse mi sto mentendo, e che non ho limiti, e che l’affetto che mi lega a te e’ cosi’ grande che prosciugherebbe il mare con il suo calore, e che non saro’ mai sazio di carezze e baci, e che in fondo in fondo io non sono niente piu’ di un satiro e, tu, niente piu’ della persona che amo di piu’ nel mondo.

DENGO

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