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Battlestar Galactica

7 min read

gioco per 3-6 persone
Autore: Corey Konieczka
Editore: Fantasy Flight Games (new.fantasyflightgames.com)
 
Alla fine degli anni ’70, sull’onda del fenomeno Guerre Stellari, sul piccolo schermo faceva capolino una serie di telefilm dal nome “Galactica” che tentava di sfruttarne il seguito, se non con il budget e gli effetti speciali, almeno con la grandiosità della trama: in un sistema stellare lontano lontano, le dodici colonie degli esseri umani hanno prosperato fino a quando non sono state distrutte dai Cyloni, esseri artificiali il cui unico scopo è l’eliminazioni della razza umana. La serie narra le avventure del Galactica, un’astronave da guerra alla ricerca della mitica tredicesima colonia (la Terra), accompagnata nel suo viaggio da tutti i sopravvissuti e costantemente inseguita dalle astronavi dei Cyloni.
La serie è stata interrotta dopo una decina di puntate nel secondo anno di programmazione, a causa della decrescente qualità e dei radicali cambiamenti apportati (alcuni protagonisti sono stati rimpiazzati, il Galactica è arrivato sulla Terra, ma ai giorni nostri, per cui il pianeta deve essere difeso dai Cyloni). Ma nel 2003, dopo molto tempo e molti annunci in tal senso, la serie ha subito un remake, prima come film TV, poi come vera e propria serie di telefilm (a oggi quattro stagioni); e i miglioramenti sono stati notevoli, sia a livello di trama che di arricchimento dello spessore dei personaggi, e ha ricevuto molti apprezzamenti da parte del pubblico e della critica.
Oggi, arriva anche il gioco da tavolo, da parte della Fantasy Flight che si è rivelata sempre pronta ad acquisire licenze da altri media e capace di sfruttarle al meglio delle loro possibilità.
In effetti uno dei concetti della nuova serie, ovvero che esistono Cyloni di nuova generazione che possono essere scambiati per normali esseri umani, è stato integrato in questo gioco sotto forma di un collaborativo con uno o due giocatori che interpretano (in incognito) la parte dei Cyloni e quindi cercano di impedire ai giocatori umani di raggiungere il loro scopo (arrivare al pianeta Kobol, prima tappa verso la terra).
La scatola è nel formato standard Fantasy Flight, anche se viene riempita solo in parte, troviamo:
– la plancia, che rappresenta il Galactica, il Colonial One (l’astronave su cui risiede il Presidente) e varie altre locazioni in cui posizionare i componenti e tenere traccia delle informazioni, come le quattro risorse a disposizione dei terrestri (attraverso altrettanti dischi rotanti),
– dieci pedine di cartoncino (con il piedistallo in plastica) per indicare dove si trovano i personaggi,
– dieci schede che rappresentano i personaggi, con le loro abilità e particolarità,
– varie pedine di cartoncino per indicare differenti elementi del gioco, come i danni sul Galactica, le testate nucleari o le astronavi-madre (Basestar) dei Cyloni,
– un mazzo di carte skill (abilità) di cinque differenti tipi,
– un mazzo di carte destinazione,
– un mazzo di carte lealtà (che determina se si è umani i Cyloni),
– un mazzo di carte Quorum (che possono essere usate dal Presidente),
– un mazzo di carte Crisi,
– miniature di plastica per le astronavi minori, sia per gli umani che per i Cyloni,
– un dado a otto facce,
– il regolamento (in inglese).
Il materiale è ottimo, ben illustrato dalle fotografie della serie TV, e molto funzionale (forse le carte skill potevano essere fatte in dimensioni standard per essere imbustate o le Basestar potevano essere in plastica piuttosto che in cartoncino, ma non c’è nulla di inaffrontabile per una pattuglia di giocatori accaniti).
Come ho anticipato, inizialmente viene distribuita una carta lealtà (in segreto) che determina se il giocatore è un umano o un Cylone (e quindi ne detta gli obiettivi). A metà partita verrà distribuita una seconda carta, quindi tale separazione potrà cambiare (ma basta una carta Cylone per esserlo).
Il turno di un giocatore si compone di una fase azione, preceduta eventualmente da uno spostamento, e da una fase crisi, durante la quale viene pescata e risolta una carta dal mazzo omonimo. L’azione che un personaggio può effettuare può essere una qualunque tra:
– attivare una locazione del Galactica o del Colonial One,
– giocare una carta skill che permette azioni particolari,
– utilizzare un’abilità speciale del personaggio,
– (per il Presidente), giocare una carta Quorum,
– (per i piloti), utilizzare uno dei caccia Viper per tentare di contrastare le astronavi dei Cyloni e proteggere i civili.
Le carte crisi rappresentano le azioni dei Cyloni volte alla distruzione degli esseri umani, e possono essere:
– attivazione di astronavi, che potranno danneggiare il Galactica, far sbarcare Centurioni con lo scopo di ottenerne il controllo, oppure distruggere le astronavi dei civili,
– decisioni che dovrà prendere il giocatore (oppure l’Ammiraglio o il Presidente) tra differenti possibilità di riduzione delle risorse a disposizione,
– test che dovranno essere effettuati giocando le carte skill, e verranno superati se si raggiungerà un certo valore utilizzando solo alcune tipologie di skill; le carte verranno giocate in segreto e poi mischiate insieme, così da non far capire chi tra i giocatori ha fatto azioni per risolvere o complicare la crisi.
Alcune carte crisi hanno il simbolo dell’iperspazio, quando se ne accumulano a sufficienza il Galactica può compiere un balzo che lo avvicina alla sua destinazione, e l’Ammiraglio dovrà scegliere una carta destinazione (tra due possibili) che determinerà quanto ci si avvicina alla meta e quali sono le risorse consumate (o guadagnate) nel viaggio. Altro vantaggio di un balzo è che si possono rimuovere tutte le navi nemiche piazzate sulla plancia (dando un po’ di respiro ai fuggitivi).
Oltre alle normali azioni, i Cyloni possono anche decidere di rivelarsi, giocando d’ora in poi apertamente contro gli altri, utilizzando nuove opzioni a disposizione.
Per difendersi, i giocatori hanno la possibilità di mandare in cella i personaggi che ritengono essere dei Cyloni (ma naturalmente il meccanismo si presta ad intrighi e depistaggi per cui le possibilità per i Cyloni di confondere le acque sono molte).
C’è da notare che se si gioca in cinque o sei persone i Cyloni sono due, mentre in tre o quattro il Cylone è uno solo; ma se si è in quattro o sei si utilizza anche una carta “simpatizzante” che serve per bilanciare il gioco: viene distribuita con il secondo gruppo di carte lealtà (a metà del viaggio) e quando viene ricevuta va rivelata immediatamente, se compare quando gli umani sono in vantaggio, ha l’effetto di rivelare immediatamente il giocatore come un Cylone, mentre se gli umani sono alle corde (una delle risorse è in “zona rossa”) allora manda semplicemente il giocatore corrente in prigione. In questo modo si garantisce una sorta di parità nei due casi più critici.
La fine della partita e la vittoria per i giocatori Cyloni è decretata dal verificarsi di una di queste condizioni:
– l’esaurimento di una delle quattro risorse (carburante, morale, cibo o popolazione),
– il danneggiamento di sei locazioni del Galactica (che ne causa la distruzione),
– l’avanzamento dei Centurioni fino alla casella finale sulla scala del controllo del Galactica.
Se invece dopo che si sono raccolte carte destinazione per un totale otto unità di viaggio, si riesce a fare un ultimo balzo iperspaziale allora si è arrivati a destinazione (il pianeta Kobol) e a vincere sono i giocatori umani.
Il gioco somiglia sotto molti aspetti a “Shadows over Camelot”, soprattutto per la presenza di uno (o due) traditori e per la necessità di collaborare per tentare di contrastare l’avanzata del “male”. In Battlestar Galactica ci sono le stesse premesse, naturalmente con un’ambientazione completamente diversa, ma il feeling è molto simile. Le azioni a disposizione sono più diversificate, e questo è sicuramente un miglioramento rispetto a “Shadows over Camelot”, dove tutte le avventure si risolvevano giocando combinazioni di carte in modalità molto simili tra loro. In entrambi i giochi è presente il fattore fortuna (il dado viene usato in combattimento e per risolvere alcune situazioni) e in alcuni casi si può rivelare determinante; ma è un aspetto che si può perdonare ad un gioco come questo, estremamente coinvolgente sotto l’aspetto dell’ambientazione.
Ed è l’ambientazione, unita ad un meccanismo che vi si adatta alla perfezione, che risultano essere gli elementi vincenti per questo prodotto. Complice anche il fatto che l’espansione di “Shadows over Camelot” ha un po’ deluso (personalmente) questo titolo si è rivelata un ottima alternativa a questo genere di giochi cooperativi.
Una partita a Battlestar Galactica non dura meno di due ore, ma il tempo di gioco scorre via molto bene, sia per i turni veloci che per il fatto che i giocatori sono continuamente chiamati a confrontarsi con gli altri per decidere le proprie azioni e tentare di individuare i traditori (o giustificare le proprie azioni, che magari possono sembrare a prima vista sospette); le risorse limitate da gestire, i pericoli che si devono cercare di contrastare e le continue decisioni da prendere tengono sempre alta la tensione e coinvolgono dall’inizio alla fine della partita.
La quantità di testo sulle carte non è trascurabile, quelle veramente segrete (le carte lealtà) sono poche ed intuibili, ma anche le carte skill hanno molto testo che deve essere interpretato; per cui se l’inglese non è proprio alla vostra portata, forse conviene aspettare. La traduzione in italiano non è ancora stata annunciata, ma visto che negli ultimi anni la Nexus ha sempre pubblicato in italiano i titoli Fantasy Flight, non vedo perché anche quest’ottimo prodotto non debba seguire lo stesso trattamento.

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